Hotel: cambiano gli standard minimi per le stelle
Entro il 2025 gli standard minimi per l’attribuzione delle stelle agli hotel devono essere uniformati a livello nazionale. Questo servirà a rendere più trasparente l’utilizzo delle risorse stanziate dal PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – per il settore turistico, il cosiddetto Bonus Alberghi.
Cosa stabilisce il decreto?
Il comma 15 dell’articolo 1 del decreto-legge 152/2021 prevede che “il Ministero del turismo, con decreto da emanare entro il 31 marzo 2025, provvede ad aggiornare gli standard minimi, uniformi in tutto il territorio nazionale, dei servizi e delle dotazioni per la classificazione delle strutture ricettive e delle imprese turistiche.”
Come funziona il sistema delle stelle in Italia?
In Italia la categorizzazione degli hotel in stelle è stata introdotta solo nel 2008. Prima esisteva una classificazione basata su un sistema di categorie assegnate su base regionale; questo però creava grandi differenze fra le varie regioni e di conseguenza molta confusione e disomogeneità. Nel 2008 grazie a un accordo fra regioni ed enti pubblici, che prende il nome di Italy Stars & Rating, sono stati definiti gli standard minimi nazionali dei servizi e delle dotazioni per la classificazione delle strutture alberghiere.
Criteri di assegnazione delle stelle
Per l’assegnazione delle stelle agli hotel si analizzano diversi criteri, tra cui:
- i servizi offerti dalla struttura,
- la superficie delle camere.
- gli orari di apertura della reception,
- le lingue conosciute dal personale,
- la frequenza delle pulizie.
Tuttavia, nonostante siano stati definiti i parametri da rispettare non viene valutata la qualità dei servizi offerti. Avere 4 stelle, quindi, non è una garanzia di assoluta qualità. Inoltre, è il personale della provincia che conduce l’audit e ispeziona le strutture ma queste analisi si svolgono una tantum, non in maniera continuativa; dunque, può capitare che una struttura dopo aver ottenuto le stelle non presti più attenzione a determinati servizi.
Il modello europeo: Hotelstars Union
In Europa gli standard qualitativi sono definiti in base a un sistema unitario di classificazione delle strutture ricettive, si chiama Hotelstars Union ed è nato all’interno dell’Hotrec – un consorzio che accoglie diverse associazioni di categoria dell’Unione Europea – per armonizzare i criteri di classificazione a livello europeo.
Questo modello si basa su un sistema a punti, ogni albergo ottiene un punteggio secondo dei parametri definiti e in base ai punti ricevuti ottiene un certo numero di stelle.
Ma cosa c’entra il PNRR?
Questo provvedimento si somma alle altre agevolazioni rivolte al settore alberghiero già previste dal PNRR, come il Superbonus Alberghi, per migliorare la qualità dell’offerta ricettiva italiana e allinearla al contesto europeo. L’idea è di associare la ripartizione dei contributi alla definizione del nuovo standard qualitativo, sebbene tre anni potrebbero non essere sufficienti per apportare un cambiamento di così grande portata.
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